C’è per ognuno di noi un luogo che rappresenta più di una radice: esso è proprio la “radice di tutte le radici”, citando una celebre poesia Cummings, la radice “di un albero chiamato vita, che cresce più alto di quanto l’anima spera”.
Ed ecco, la radice delle mie radici è rimasta ben salda tra i minuscoli vicoli del quartiere di Sant’Andrea – Santa Niria, in siciliano -, un borgo vertiginosamente arrampincato su una delle quattro colline di Modica, e qui tenuto stretto da una maglia di scale e scalette di pietra bianca.
“Una croce di case che si chiamano piano e non hanno paura di restare sole nel buio”, scriveva un altro poeta, il nostro Quasimodo, narrandolo in versi.
Questo è il quartiere in cui sono nata, ma non solo.
Questo è il quartiere in cui è nata Marie Maison.
Proprio questo luogo, infatti, mi ha insegnato a scrutare i ritagli di cielo tra le architetture, ad assorbire il senso dell’armonia che si cela sempre nella causalità dei colori e delle forme, a governare lo spazio, a custodire la preziosa sensazione di sentirsi accolti, di sentirsi avvolti dalla propria casa.
Cos’altro è, in fondo, arredare una nuova casa, se non cercare di infonderle quella stessa dimensione, quello stesso senso di protezione che ognuno di noi ha sperimentato nel proprio luogo di origine?
È proprio questa magia, che cerchiamo di ricreare ogni giorno ed è per questo che ogni tanto mi vengo a rifugiare qui, per fare una bella scorta dell’energia che mi consente di realizzarlo!