Michele, Raffaele, Fabrizio. Le persone con cui condivido ogni giorno la fatica e la bellezza di realizzare un progetto mi piace sempre chiamarle per nome. E loro – che non mi piace definire semplicemente falegnami – sono gli artigiani, gli artisti del legno che mettono fantasia e perizia nell’opera di trasformare “in carne ed ossa” ogni idea che io metto sulla carta.
Dar vita ad un mobile, dal più semplice al più complesso, dal più lineare al più originale, è un compito delicato, che deve continuamente misurarsi con una questione di funzionalità oltre che una scelta di stile: sia io che loro sappiamo bene che chi lo acquisterà, lo farà per tutta la vita, facendone un compagno di vita quotidiana.
Per questo ci tengo tanto – e come avrete notato lo faccio spesso – a parlare degli sguardi e delle mani di chi compie un quotidiano lavoro affinché le visioni, le immagini, le ispirazioni di Marie Maison Design diventino forme, volumi, colori.
Lo studio delle proporzioni, la scelta del legno, la cura delle finiture, sono tutti processi delicati che svolgiamo insieme e nel corso dei quali io ripongo in loro la mia piena fiducia.
Ci siamo incontrati la prima volta ormai più di vent’anni fa, nel 1996, quando a loro cominciai ad affidare la costruzione delle prime porte e dei primi mobili su misura per i miei clienti.
Poi dal mio lavoro di arredatrice è nato il mio lavoro di designer e creatrice e la bellezza dei rapporti autentici sta anche nel loro essere duraturi: così loro hanno accettato la sfida e adesso siamo ancora qui.
Una strada in evoluzione che adesso si prepara, ancora una volta, a guardare al futuro.